Minimalismo: l’arte dell’essenziale per vivere felici
Minimalismo come stile di vita
Il minimalismo toglie l’inutile per ritrovare le cose che contano e recuperare spazi mentali.
Oggi affronteremo un tema un po’ particolare per questo blog. Apparentemente potrebbe sembrare lontano dai nostri obiettivi, ma vi dimostrerò subito il contrario. Parleremo infatti di oggetti che possediamo e che a volte ci possiedono così tanto da non permetterci di compiere un’evoluzione.
Ciò che ci circonda è fondamentale per percorrere il nostro cammino. Quello che decidiamo di portare con noi lungo il tragitto spesso ci influenzerà, fino a decidere in nostra vece che direzione prendere.
Cosa c’entra l’essenzialità con lo stile di vita a tavola, vi starete chiedendo?! Lo so bene, in nutrizione il minimalismo non è particolarmente applicabile. Altrimenti verrebbe meno la filosofia del “mangia tutto e poco di tutto” (o qualcosa di simile n.d.r.). Oppure sarebbe in contraddizione con la necessità di assumere tutti i nutrienti in equilibrio tra loro. Molto diverso, ad esempio, dal pensiero dei colori nel piatto “mangia più colori insieme per avere tutte le vitamine necessarie n.d.r.”.
Sebbene potrebbe sembrare insensato parlare di minimalismo qui, vi svelo subito il motivo di questo articolo.
Quante volte siamo stati ossessionati dal doverci vestire in un certo modo semplicemente per sentirci più adatti o più conformi ad un certo ambiente? Alzi la mano chi almeno una volta non ha resisto nel comprare un oggetto spinti dalla frenesia del momento.
Nella mia vita ho accumulato un discreto numero di traslochi, ben sette fin’ora di cui tre in città diverse. Ogni volta un accumulo di oggetti, vestiti e cianfrusaglie spunta fuori come se in casa non ci fosse altro che roba inutile, mai utilizzata e mai più ritrovata fino al momento del trasloco.
La prima volta, durante il mio primo trasloco, caricai una macchina di valigie pesanti una trentina di chili e di tutto quello che possedevo ne utilizzavo forse la metà. Così al secondo trasloco decisi di attuare una selezione ben organizzata di cose da eliminare, donare e buttare per sempre. Purtroppo l’accumulo si ripresentò puntuale nei successivi traslochi e ad ogni cambio casa o città assottigliavo l’inutile che possedevo.
Tutto questo ha notevolmente contribuito al mio percorso di crescita personale. L’intero armadio in realtà mi possedeva, mi rendeva pesante e piena di preconcetti. Pesava esattamente quanto i miei chili di troppo, accumulati anche loro negli anni.
L’accumulo di oggetti, accessori e vestiario che inevitabilmente avviene nelle nostra vite è metafora del nostro io più interno, che soffoca sotto una pila enorme di inutilità e dalla quale non riesce ad emergere per respirare. Io mi sentivo esattamente così, soffocata.
Non riuscivo ad agire con semplicità e ad ogni occasione in cui non potevo avere con me l’intera valigia da trenta chili, entravo in crisi, sentendomi inadatta e inferiore.
Alla fine le cose che possediamo finiscono per possederci, diceva qualche saggio di cui adesso non ricordo il nome.
Ed è vero! Ci lasciamo trasportare da sottigliezze inutili che occupano troppo spazio nella nostra mente, troppo spazio in casa e troppo nei nostri bagagli per il viaggio della vita. Quello che possediamo diventa un’estensione di noi stessi e quando siamo costretti a farne a meno, ecco che ci assale l’ansia, come se ci mancasse una parte di noi stessi.
L’arte dell’essenziale, il minimalismo, ci aiuta a saper fare a meno di ciò che potrebbe riempire troppo le nostre anime, allontanandoci da ciò che è importante, come gli affetti più cari e da noi stessi.
Oggi ho imparato che si può viaggiare felici anche con un bagaglio più piccolo ma pieno di cose essenziali. Se ci pensate è davvero così. (E Ryanair aiuta moltissimo in questo!)
Ci si può godere ogni attimo, con coscienza di se e sicurezza, con il poco che ci serve per essere felici. E non parlo di rinunciare ad un vestito carino per un occasione o solo perché ci va. Semplicemente impariamo ad essere più liberi nelle nostre scelte, senza condizionamenti che ci saturano di problemi e ansie, create solo nella nostra mente.
Usiamo l’arte del minimalismo per eliminare l’inutile e far spazio ai pensieri, alle persone care e ai nostri momenti di riflessione. Impariamo uno stile di vita che riesce a fare a meno, così facendo avremo già tutto quello che ci serve per vivere felici, o almeno per provarci.
Ricordate: più semplici, più felici e più amore per se stessi.
photo credits: pixabay, pexel
2 Comments
Pascal cucco
Ho trovato questo articolo molto interessante vivo, anche nel passaggio che racconti come gli oggetti che portiamo con noi ci influenzano e hai pienamente ragione. Mi trovo in questo spazio della mia vita che voglio approciarmi ad uno stile di vita utile e che mi rappresenta. Grazie
Giusy
Grazie a te Pascal, è un passaggio lento ma io ne ho sentito subito l’energia positiva! Ti auguro di trovare la tua!