L’arte dello spilucco in quarantena, come superarlo
Lo spilucco è forte in noi! Vi avevo promesso che ne avremmo parlato
Quando mangiamo fuori pasto, quasi mai lo facciamo per fame. Si chiama spilucco. I motivi che ci portano a spiluccare prima di pranzo o di cena, o durante i pomeriggi, sono diversi per ognuno di noi.
Molti di questi motivi hanno in noi radici profonde, che naturalmente non affronterò qui, e non potrei neanche farlo, perché non sono il mio campo.
Tuttavia ci sono anche delle motivazioni più “nutrizionali”, o meglio, degli atteggiamenti che possiamo correggere.
Di solito mangiando fuori pasto, facciamo degli errori di scelta del cibo in qualità e di scelta delle quantità. Sono errori inconsapevoli, che possono però sommarsi nel tempo ed essere, ad esempio, la causa di un aumento di peso.
PERCHÉ FACCIAMO QUESTI ERRORI CHE CI PORTANO A SPILUCCARE?
In tempi normali, il rientro a casa, di solito coincideva con l’annullamento dei nostri freni inibitori, e ci lasciavamo andare a spilucchi facili, prima del pasto principale.
La nostra mente in quei momenti pensava: siamo da soli, nessuno ci vede, nessuno ci giudicherà!
Oggi invece, il momento del rientro a casa è stato sostituito da un lungo periodo di amnesia dei buoni propositi!
Proprio in questo periodo, ci viene detto che dobbiamo allenare ancora di più la forza di volontà ma ciò che davvero funziona è “essere presenti con noi stessi”! La forza di volontà infatti non è infinita, anzi è molto limitata, non possiamo fare affidamento solo sul nostro “impegno”.
Per aiutarci ad essere più presenti possiamo crearci nuove abitudini, come se fosse un programma da seguire, in modo però presente, ascoltando i nostri veri bisogni.
PER OVVIARE A QUESTI ATTEGGIAMENTI DA “SPILUCCO FACILE” ECCO ALCUNI SUGGERIMENTI:
- ESSERE REGOLARI NEI PASTI, PRINCIPALI E SPUNTINI.
Quanti pasti puoi fare? 3 Principali e 2 spuntini in tutto?! (Questo in generale, ma va personalizzato). Allenati a rispettare con molta serenità questo piccola “regola”. Mi raccomando, ogni persona ha esigenze diverse, i 5 pasti al giorno non sono una regola ferrea uguale per tutti. Ascoltati e se vuoi chiedi consiglio al tuo nutrizionista.
- RISPETTARE ORARI E LUOGHI DEI PASTI.
Il pranzo, ad esempio, ha una fascia oraria abbastanza definita per gli Italiani, diciamo dalle 12 alle 14: scegli la fascia oraria più comoda per te (e la tua famiglia) per tutti i pasti e rispettala in modo flessibile e sereno, ma mantieni l’abitudine.
Hai abitudine a mangiare seduto sul divano, davanti la tv, in camera da letto? Cambia questa abitudine! Si mangia in cucina, o sala da pranzo, sul tavolo da pranzo! Non si mangia in camera da letto, in piedi davanti al frigo o sul divano. Rispetta questa semplice abitudine per dare un contesto e un luogo ai tuoi pasti.
- I PASTI DEVONO ESSERE NUTRIENTI E APPAGANTI.
Rispetta il tuo senso di fame ai pasti principali: per esempio, non evitate la pasta a cena, per poi avere voglia di dolce prima di andare a letto!
Un consiglio utile, per essere appagati e “nutriti”, è fare una colazione saziante che contenga i principali macronutrienti, ovvero proteine, grassi, carboidrati e le fibre.
Es: yogurt bianco con fiocchi d’avena + mandorle + 1 frutto
- FARE SPUNTINI SODDISFACENTI CON ALIMENTI DI QUALITÀ.
Gli alimenti di qualità sono più sazianti e sono un ottimo aiuto per i futuri languorini.
Es: frutta o verdure crude + 1 quadratino di cioccolato fondente (oltre 75%).
- NON ARRIVARE AFFAMATI AI PASTI PRINCIPALI.
Fare degli ottimi spuntini, come quelli appena consigliati, è il modo migliore per non arrivare affamati ai pasti. Tuttavia se la voglia di spilucco si fa sentire anche prima dei pasti, c’è da valutare che tipo di fame stai provando. Chiediti se la tua fame è nella tua testa o nella pancia. Chiediti se la tua fame è reale o è una sostituzione di un’emozione.
Ci vuole lavoro mentale per creare nuove abitudini e avere consapevolezza delle nostre scelte.
Spero che questi piccoli consigli possano aiutarvi! Vi aspetto sui social o in privato per qualsiasi chiarimento.