nutrizione in allattamento al seno
Nutrizione

Nutrizione durante l’allattamento al seno

Nutrizione per le mamme nel periodo dell’allattamento al seno e nel post parto

Il periodo dell’allattamento al seno è una fase particolare del post-gravidanza.

Una buona alimentazione, che apporti tutti i macro e micro nutrienti, ti aiuta a recuperare più in fretta dopo il parto e a sostenerti fisicamente mentre allatti il tuo bambino.

Devo però subito fare una premessa. Ovvero, niente di ciò che tu mangerai o berrai servirà a produrre il tuo latte, ne in meglio ne in peggio. Il latte materno infatti, come in tutti i mammiferi, non dipende dalla nutrizione della mamma, ma si produce dal sangue, indipendentemente da cosa si mangia o si beve.

Ma allora perché è utile un’alimentazione corretta in allattamento?

L’alimentazione serve a te mamma, per sostenere i ritmi di questo periodo e per integrare l’acqua e le proteine utilizzate per produrre latte. Così che tu possa affrontare al meglio della tua forma fisica e mentale questa fase delle vostre vite, per il tuo bene e per quello del tuo bambino/a.

Nella mia esperienza, i problemi che ricorrono spesso sono legati proprio ad una difficoltà organizzativa in cucina, e queste sono le frasi che ho sentito dire più spesso alle mamme che si sono rivolte a me:

“non ho più tempo di cucinare, non so cosa cucinare quindi ordino d’asporto, mangio cibi pronti, mangio male, ho sempre fame, ho sempre sete, ho mal di testa, sento molta fatica, non mi sento più in forma”

Quindi l’alimentazione sana ed equilibrata in questa fase serve a te stessa, non per produrre più latte o latte più nutriente, ma per sostenere il tuo fabbisogno, perché tu stia bene, in salute e in forma!

Non conta la bilancia in questa fase, mi raccomando non guardarla affatto. Di solito in allattamento si inizia a perdere parte del peso accumulato durante la gravidanza. Questo perché il tuo fabbisogno calorico aumenta, proprio per la produzione di latte, quindi le tue riserve verranno consumate durante questo periodo.

In ogni caso non è consigliata nessuna dieta ipocalorica durante l’allattamento al seno. Hai portato in grembo una piccola personcina per nove mesi, hai creato una vita. Il tuo corpo è stato capace di farlo, non pretendere che in poche settimane torni tutto come prima. Non pretendere da te stessa qualcosa di impossibile, tra l’altro assolutamente non sano per la tua salute e il tuo stato psicofisico.

Datti tempo. In questa fase c’è un esserino che ha bisogno di te per essere nutrito, accudito, coccolato, calmato e moltissime altre cose. L’unica cosa che in questa fase puoi davvero fare, è prenderti cura di te stessa, chiedi tutto l’aiuto che ti serve!

Per nove mesi hai avuto tutte le attenzioni, mentre dopo la nascita del tuo bambino sembra che nessuno abbia più interesse a sostenerti e farti stare bene. Lo so, capita sempre a tutte le mamme, me lo dicono tutte davvero.

Non c’è sostegno post parto, non c’è sostegno nell’allattamento al seno, non c’è sostegno alla famiglia.

Invece è importante che tu sia sostenuta in tutto ciò di cui hai bisogno!
Non esitare a prenderti cura di te stessa, anche in questa fase, anche se il tempo è poco e sicuramente c’è una grande difficoltà di organizzazione, ma provaci vedrai che ne trarrai beneficio.

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Ci sono cibi da evitare durante l’allattamento al seno?

Sfatiamo subito questo mito di lunga data. L’unica cosa da evitare davvero in questa fase è l’alcol!

Per il resto, non ci sono cibi dai sapori troppo forti da eliminare e che danno fastidio al bambino. Anzi il tuo latte si insaporirà di quei sapori che mangi quotidianamente e il bimbo si abituerà ad essi. Un ottimo inizio per quando poi avverrà l’introduzione dei cibi solidi, dai 6 mesi in su.

Nelle culture in cui sono usati cibi particolarmente speziati, le mamme possono seguire una dieta un po’ più delicata per il primo mese di allattamento. Dopo il primo mese però il bambino non avrà problemi ad assumere latte più saporito.

Oltre all’alcol, che va assolutamente evitato, è data particolare attenzione ai cibi che contengono caffeina, come tè, caffè e cioccolato. Non devi evitarli se li consumi abitualmente, ma solo non abusarne. Questo è importante soprattutto nel primo mese, perché l’organismo del bambino non è ancora maturo per metabolizzare grandi quantità di caffeina.

Inoltre consumare quantità limitate di alimenti con caffeina, ti permetterà di schiacciare un pisolino più facilmente quando ne sentirai il bisogno. Per esempio quando il tuo bimbo si addormenta, puoi farlo anche tu, per recuperare le forze.

Puoi comunque valutare se il tuo bambino appare più irrequieto dopo che hai consumato caffeina, in tal caso consumala lontano dalle poppate, e riducine la quantità.

Un consiglio per un’alimentazione sana, che vale comunque per tutti, è quello di consumare pesci grassi di piccola taglia, e limitare pesci grassi di grande taglia. Questi pesci infatti si nutrono di una grande quantità di pesci piccoli, in questo modo accumulano nelle loro carni molti metalli pesanti. Per cui si consiglia di consumare i pesci grassi di grande taglia solo una volta a settimana, o sostituirli del tutto con pesce azzurro di piccola taglia, ricco di omega3, come acciughe o sardine.

Se nella tua famiglia ci sono soggetti allergici, o lo sei tu stessa, osserva le reazioni che eventualmente può avere il tuo bambino. Quello che puoi notare ad esempio possono essere le seguenti reazioni: il tuo bambino ha macchie rossastre sul corpo, piange in maniera insistente ed è inconsolabile dopo aver mangiato, ha il pancino sempre gonfio, il pediatra ha riscontrato una situazione di reflusso patologico intenso. Se ci sono queste o altre reazioni, dopo attenta visita del pediatra, considera di eliminare o ridurre gli allergeni più comuni dalla tua dieta, per poi re-introdurli pian piano se i sintomi scompaiono.

Rivolgiti ad un nutrizionista per avere un piano alimentare adatto a questo tipo di problematiche. Così non farai confusione e avrai un sostegno importante nell’organizzazione dei tuoi pasti.

Spesso queste situazioni possono essere causate da allergie alle proteine del latte e latticini, o intolleranze al lattosio presenti in famiglia, di cui potrebbe soffrire anche il tuo bambino. In questi casi è importante che la mamma eviti o riduca al minimo il consumo di questi alimenti.

Una precisazione va fatta per la qualità del cibo, questo naturalmente vale anche per tutta la popolazione. Tuttavia per la mamma c’è un’attenzione maggiore in caso di pesce crudo (di cui non conosciamo l’abbattimento, la provenienza e la conservazione) o quantità di funghi eccessiva (sia per quantità, sia per la sicurezza alimentare legata alla commestibilità di alcuni funghi). Questi cibi, infatti, possono causare problemi di intossicazione alimentare.

Il problema di questi alimenti quindi è legato alla salute della mamma. Se la mamma sta male infatti, può dover prendere farmaci, anche se oggi sono pochi i farmaci non compatibili con l’allattamento. Può capitare che abbia diarrea e vomito, questo potrebbe ridurre leggermente la produzione di latte, che comunque ritorna subito a regime, una volta guarite. In ogni caso può essere molto provata e stanca e un neonato ha sempre bisogno della sua mamma. Le braccia della mamma, il suo petto, il suo seno, il suo corpo caldo, sostituiscono la gestazione in utero (esogestazione).

Quindi, nonostante l’aiuto che puoi avere in casa cara mamma, il tuo bambino avrà comunque bisogno di te, anche in condizioni non del tutto serene. Insomma sono situazioni che è meglio evitare, per cui attenzione al cibo che mangi fuori dalla tua cucina. Scegli ciò che conosci con serenità.

In linea di massima quindi la mamma può seguire un’alimentazione del tutto normale, sana ed equilibrata come detto all’inizio. Completa di tutti gli alimenti, calorica e di semplice preparazione.

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